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Norme editoriali

Testo
Programma di scrittura: word; carattere: garamond; corpo testo: 12; corpo note: 10

Il file deve essere denominato: “cognome autore.paper.doc”
Nella trasmissione dell’articolo si dovrà indicare numero di telefono, e-mail e indirizzo postale del/degli Autore/i; si dovrà segnalare anche l’eventuale ente di appartenenza. Si raccomanda di non indicare, nella prima versione dell’articolo, alcun segno di riconoscimento o citazione autoreferenziale, sia nel testo sia nelle note. Se si fa riferimento a dati che sono disponibili su un proprio sito web si prega di non dare l'indirizzo web esatto, in questa fase è sufficiente far notare che tale sito web esiste. È infatti indispensabile che nella procedura di blind peer review non sia possibile identificare l’Autore. Insieme al testo dell’articolo dovrà essere inviato l’abstract (in italiano e in inglese) di max 950 caratteri o 150 parole; in coda all’abstract si dovrà indicare fino a 5 keywords
Il file avrà la denominazione: “cognome autore.abstract.doc”

Testi, immagini e tabelle devono essere inviati a: redazione.rises@gmail.com
I files di grandi dimensioni (superiori a 5 MB) devono essere inviati allo stesso indirizzo utilizzando il sito wetransfer.com

Citazioni
Le citazioni vanno tra virgolette doppie in alto (“ ”) con il rinvio alla fonte. Eventuali omissioni vanno indicate con tre puntini tra parentesi quadre […]. Per facilitare la lettura è preferibile eliminare le abbreviazioni contenute nei documenti citati e modificare punteggiatura e uso delle maiuscole in conformità agli usi contemporanei.

Riferimenti bibliografici
Nome puntato e cognome dell’autore, in tondo, seguito da virgola (nel caso di più autori, i nomi vanno separati da una virgola). Titolo dell’opera o dell’articolo per intero, in corsivo, seguito da virgola (nel caso di titolo in una lingua straniera diversa dal francese, inglese, spagnolo e tedesco, si darà la traduzione in lingua italiana tra parentesi quadre). Luogo di pubblicazione; data di pubblicazione; rinvio alla pagina (p.) o alle pagine (pp.).
Esempi:
F. Bartoccini, Roma nell'Ottocento. Il tramonto della città santa, nascita di una Capitale, Bologna, 1985, pp. 80-89.
C. Accasto, V. Fraticelli, R. Nicolini, L’architettura di Roma Capitale. 1870-1970, Roma, 1971, p. 65.

Per le opere in più volumi, dopo il titolo si indicherà il numero dei volumi (in numeri arabi), seguiranno il luogo, l’anno (o gli anni) di pubblicazione, l’indicazione specifica del volume (in numeri romani) e delle pagine cui si intende fare riferimento.
Esempio: P.P. Letarouilly, Édifices de Rome moderne […], 4, Paris, 1868-1874, II, pp. 112-125.

Con l’eccezione di dizionari, enciclopedie, ecc. per i quali si darà solo l’indicazione bibliografica del volume citato.
Esempio: G. Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, VIII, Roma, 1841, pp. 64-78.

Per le opere anonime e per le opere collettive si darà indicazione del titolo come sopra, preceduto dall’indicazione dell’eventuale curatore (nome puntato e cognome del/i curatore/i, in tondo, seguito dalla dizione “a cura di” tra parentesi tonde); per le opere straniere è preferibile dare l’indicazione “a cura di” nella lingua originale, come compare nel frontespizio; per gli atti di convegni seguirà, in tondo e preceduta da una virgola, l’indicazione: Atti del convegno … (luogo, data).
Esempi:
P. Carusi (a cura di), La Capitale della nazione. Roma e la sua provincia nella crisi del sistema liberale, Roma, 2011.
J. Stobart, A. Hann, V. Morgan (eds.), Space of consumption: leisure and shopping in the English town c.1680-1830, London and New York, 2007.
A. Pelletier, J. Rossiaud, F. Bayard, P. Cayez (sous la dir.), Histoire de Lyon des origins à nos jours, Lyon, 2007.
V. Franchetti Pardo (a cura di), L'architettura nelle città italiane del XX secolo: dagli anni Venti agli anni Ottanta, Atti del convegno (Roma, 20-22 ottobre 2001), Milano, 2003.

Per gli articoli di riviste indicare, come sopra, nome dell’autore (in tondo) e titolo dell’articolo (in corsivo), quindi segue il titolo del periodico tra virgolette (“Città e Storia”, non preceduto da “in”), l’indicazione dell’annata in numeri romani, dell’anno solare, del fascicolo dell’anno (non preceduto da “n.” né da “fasc.”), delle pagine complessive e, se del caso, della/e pagina/e cui ci si intende specificatamente riferire (le pagine estreme vanno indicate per esteso: pp. 235-254).
Esempio: G. Giarrizzo, Intellettuali e Mezzogiorno nel secondo dopoguerra, “Studi Storici”, XX, 1979, 1, pp. 91-110: 93.

Per contributi in opere collettive o in raccolte miscellanee si indicherà autore e titolo del contributo come sopra aggiungendo altresì (preceduti da “in”) i riferimenti completi dell’opera collettiva in cui è contenuto, inclusa la specificazione delle pagine relative all’insieme del contributo, seguirà l’eventuale specificazione di particolari pagine cui ci si intende riferire.
Esempio: G. Fiocca, Struttura urbana e controllo sociale a Roma nel ‘700 e nel primo ‘800: mobilità sociale, paesaggio urbano ed enti di sorveglianza pontifici, in E. Sori (a cura di), Città e controllo sociale in Italia tra XVIII e XIX secolo, Milano, 1982, pp. 381-399: 390.

Quando si ripete a distanza la citazione da uno stesso libro o articolo si indicherà, come di consueto, l’autore e, invece, in forma abbreviata (limitata alle due o tre parole iniziali) il titolo, seguito dalla virgola e dall’espressione “cit.” (in tondo); seguirà l’indicazione della pagina/e. Non si daranno altre indicazioni di luogo e di data. Esempio: G. Fiocca, Struttura urbana e controllo sociale a Roma, cit., p. 384.

Quando la seconda citazione segue immediatamente la prima si userà l’abbreviazione “Ibidem” in corsivo senza indicazione di pagina se ci si riferisce ad altra riga dello stesso luogo, ovvero con indicazione di pagina se ci si riferisce ad altro luogo.
Esempio:
Ibidem. se riferito a G. Fiocca, Struttura urbana e controllo sociale a Roma, cit., p. 384.
Ibidem, p. 387. se riferito a G. Fiocca, Struttura urbana e controllo sociale a Roma, cit., p. 387.

Per le citazioni di documenti d’archivio e di manoscritti
Per eventuali riferimenti relativi ad uno specifico documento, si darà indicazione dell’archivio (in tondo), del fondo e di eventuali serie (in corsivo), della busta o registro e, infine, eventualmente, della carta con specificazione recto o verso. Qualora le citazioni di documenti appartenenti allo stesso archivio si ripetano più volte, occorrerà premettere alle note un’avvertenza non numerata, e collegata con asterisco al titolo, nella quale si darà l’elenco delle abbreviazioni usate, es.: ASR = Archivio di Stato di Roma; BAV = Biblioteca Apostolica Vaticana. Il titolo di documenti manoscritti andrà citato in tondo tra virgolette. Per i rinvii alle pagine di un manoscritto si useranno le seguenti abbreviazioni: c. = carta; cc. = carte; r = recto; v = verso.
Esempi:
Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Arti e mestieri, b. 22.
ASR, Camerale II, Arti e mestieri, b. 24.
ASR, Trenta Notai Capitolini, Not. De Sanctis, 1769, vol. I, cc. 153r-155v.
BAV, Vat. Lat., 1160.
“Lettera del cardinal Camerlengo al Principe”, 1750, Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Sale e Tabacchi, b. 15, f. 119.

Tabelle, grafici e immagini
Le immagini devono essere fornite esclusivamente in jpg, a buona risoluzione (300 dpi con riferimento alla dimensione cm 20x30).
Vanno contraddistinte da un numero progressivo (Fig. 1, Fig. 2, ...) e associate a una didascalia con indicazione di Autore (se conosciuto), Titolo (se presente, in corsivo) o Soggetto (in tondo), Indicazione di “particolare (o dettaglio)” se l’immagine non è completa, Datazione e Fonte.
L’Autore del paper deve dichiarare che le immagini sono libere da copyright ovvero che ha richiesto e ottenuto le autorizzazioni necessarie.
Esempi:
Fig. 5 - Cortile interno del Museo di Roma in Trastevere.
Fig. 35 - G. Primoli, Scorcio di piazza Venezia in direzione di via IV Novembre, 1890 ca., FP.
Fig. 1 - C. Bianchi, Nuova strada e piazza di Monte Cavallo, seconda metà del sec. XIX, ING, SFN 388727.

Le tabelle avranno una loro numerazione ed intestazione (in corsivo); si raccomanda di evitare formattazioni. Sotto la tabella sarà indicata la provenienza dei dati (FONTE) come da esempio.
I grafici avranno una loro numerazione ed intestazione (in corsivo); per essi, inoltre, l’autore dovrà fornire non solo l’immagine ma anche la base dati in excel in modo da consentire una corretta impaginazione.
Esempi:
Tab. 2 - Visitatori dei musei della città di Londra, Parigi e Roma (anni 2003-2007)
Fonte: Elaborazione dati Sovraintendenza Comunale di Roma.
Grafico 1 – Distribuzione dei visitatori dei musei per classi di età (anni 2003-2007)

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Si raccomanda in particolare di indicare sempre:
- nella citazione di volumi: luogo e data di edizione;
- nella citazione di articoli: gli estremi completi della rivista (annata, anno, fascicolo, pagine entro le quali è compreso il testo completo dell’articolo).
Si prega, infine, di evitare qualsiasi formattazione/tabulazione del testo.


 

 

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